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Sabato 4 agosto. Immersa nel verde di un vasto parco, ad angolo con le vie Rustica e Santa Croce, si trova Villa Triossi. È in questo luogo che Rossini, nel 1804, scrive le sue prime composizioni strumentali da camera che questa sera verrano eseguite dal talentuoso Philharmonisches Streichquintett Berlin: le Sei Sonate a quattro composte per l’amico mecenate e contrabbassista Agostino Triossi al Conventello, che era solito ospitare il giovane Gioachino in villeggiature estive.
E’ una costruzione di tre piani, fiancheggiata da due edifici simmetrici che arrivano col tetto circa a metà dell’altezza delle finestre del primo piano: quello di destra, una cappella a forma di croce; è l’oratorio gentilizio dedicato a S. Bartolomeo Apostolo; l’edificio di sinistra è adibito a servizi vari.
La villa è di stile classico. Sono evidenti alcuni elementi caratteristici: l’incorniciatura delle porte e delle finestre, la zoccolatura a faccia a vista ed il cornicione. La villa è arredata con mobili d’epoca, quadri ed oggetti del '700 e dell’ 800.
In occasione del concerto a Villa Triossi verrà inaugurata una targa a ricordo dell'evento creata da Giuliano Giuliani, artista poliedrico nato a Ravenna nel 1938, che vive ed opera a Castiglione di Cervia.
Giuliano Giuliani è considerato un classicista, un artista nelle cui opere si fondono humanitas, proporzione e armonia. Nelle sue strutture e forme compositive si avvertono l'eco, la suggestione di uno straordinario passato artistico, che va dal titanismo ellenistico ad Adolfo De Carolis, che Giuliani ha interiorizzato e reinventato in modi personali.
Varie sono le discipline che egli pratica: scultura, bassorilievo, stiacciato, incisione, pittura, in cui applica diverse tecniche, a conferma del legame indivisibile in Giuliani fra ispirazione e volontà di concretizzarla con perizia, talora virtuosistica, sperimentando i più vari modi formali, arrivando a mettere a punto anche una tecnica del tutto originale, la “plastigrafia”.
Inoltre varie sono le tematiche da lui rappresentate: etnografiche, mitologiche, religiose, inerenti alle quotidiane attività agricole ed artigianali, mantenendosi sempre lontano da ogni tipo di stereotipo. |